Claudia Caramanna
La fortuna dei Bassano in Spagna nel primo Seicento: il caso di Pedro Orrente
A San Pietroburgo nel Museo dell’Ermitage si conservano due opere che possono essere considerate un efficace esempio dell’influenza esercitata dalla pittura dei Bassano in Spagna e, dunque, della fortuna riscossa nella penisola iberica da questa prolifica famiglia di artisti. Entrambi i dipinti raffigurano la Moltiplicazione dei pani e dei pesci e sono attribuiti uno alla mano di Francesco da Ponte (1549-1592), detto Francesco Bassano, e l’altro a quella di Pedro Orrente (1580-1645). Il primo artista era il figlio primogenito e l’erede più promettente di Jacopo Bassano, grande protagonista della pittura del Cinquecento, ed era destinato ad una gloriosa carriera che fu interrotta da una morte precoce. Il secondo, invece, era un pittore più giovane, nativo di Murcia nel sud della Spagna, che nelle sue opere denunziava una così approfondita conoscenza della pittura bassanesca da essere soprannominato il “Bassano spagnolo”. Le due tele appaiono particolarmente adatte ad analizzare l’influsso della pittura bassanesca su Orrente, perché la presenza del medesimo soggetto permette di effettuare un’esame puntuale del debito contratto dall’artista spagnolo nei confronti dei Bassano ed anche di mettere in evidenza gli aspetti di originalità che contraddistinsero la sua pittura rispetto al modello. Per questo motivo i dipinti sono stati studiati in una prospettiva comparativa, mettendone in evidenza somiglianze e differenze ed inserendo questo confronto in un’analisi più ampia della produzione “bassaneggiante” di Orrente, al fine di chiarire meglio i problemi legati alla sua formazione artistica. Nel contempo si è indagato il profondo legame di questi interessi orrenteschi con la grande e precoce diffusione delle opere dei Bassano nel collezionismo spagnolo, un fenomeno che, avendo radici già nella seconda metà del Cinquecento, potè fungere da stimolo per il viaggio italiano dell’artista e costituire il solco all’interno del quale Orrente inserì la sua produzione biblico-pastorale.