Riccardo Gennaioli

Le gemme di Fulvio Orsini: origine, incremento e dispersione di una collezione

La ricerca, incentrata sulla collezione glittica di Fulvio Orsini, è stata condotta partendo da un riesame della copia dell’inventario dell’eredità del celebre antiquario conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Lo studio del documento, con le sue preziose annotazioni sui precedenti proprietari, ha consentito di incrementare il numero dei cammei e degli intagli dell’Orsini riconosciuti fino a questo momento dalla critica in diversi musei italiani e stranieri, tra i quali quello dell’Ermitage di San Pietroburgo. In particolare sono stati rintracciati nuovi esemplari nelle raccolte del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove si custodisce il nucleo più consistente delle gemme appartenute allo studioso, confluite alla sua morte nei beni della famiglia Farnese. Contemporaneamente sono state sottoposte a verifica le identificazioni riguardanti i pezzi oggi all’Ermitage. A tal proposito, la ricostruzione dei passaggi collezionistici e il raffronto con le tavole incise contenute nelle edizioni del 1570, del 1598 e del 1606 delle Imagines et elogia virorum illustrium et eruditor hanno portato a una serie di considerazioni che mettono in dubbio la provenienza dal corpus delle gemme Orsini di almeno tre pietre incise ora a San Pietroburgo. Infine un altro aspetto su cui si è focalizzata l’attenzione è quello riguardante le circostanze e i tempi in cui tali pezzi uscirono per sempre dall’eredità Farnese.