Roberto Pancheri
Nuove ricerche su Giovan Battista Lampi e la Russia
Il progetto di ricerca si era posto l’obiettivo di completare il catalogo ragionato del pittore Giovanni Battista Lampi (Romeno, 1751 – Vienna, 1830), con particolare riferimento alla sua attività di ritrattista al servizio della corte di Caterina II di Russia e, più in generale, della committenza russa a cavallo tra la fine dell’ancien régime e l’inizio della Restaurazione.
Le ricerche si sono concretizzate in una serie di verifiche bibliografiche e di trasferte in Francia e in Austria, tese a prendere visione diretta di opere finora non adeguatamente documentate o del tutto inedite, alle quali si è affiancata la raccolta – non sempre agevole – della documentazione fotografica.
Il lavoro svolto ha permesso di colmare varie lacune: è stata ricostruita la vicenda conservativa di un poco noto ritratto del principe di Tauride, Grigorij Potëmkin, conservato in proprietà privata in Francia. È stato analizzato il ritratto inedito del diplomatico svedese conte Jacob Sivers, dipinto da Lampi a san Pietroburgo nel 1793 e ricomparso in un’asta a Soccolma nel 2007; è stato riconosciuto nei depositi del Wien Museum di Vienna il prototipo pittorico del ritratto di Alfonso Miliotti, finora documentato da un’incisione d’après, ed è stata precisata l’identità dell’effigiato, importante conoscitore di gemme legato al collezionismo cateriniano. È stata infine ritrovata in collezione privata una replica autografa del celebre ritratto di Antonio Canova eseguito da Lampi a Vienna su incarico dell’ambasciatore russo Andrej Razumovskij.
I risultati delle indagini offrono nuovi elementi utili alla ricostruzione dell’attività creativa dell’artista nell’arco di circa quindici anni, tra 1791 e il 1806 circa.