Mantova. Il Cammeo Gonzaga

Mantova, mostra "Il Cammeo Gonzaga. Arti preziose alla Corte di Mantova", Fruttiere di Palazzo Te, 12 ottobre 2008 – 11 gennaio 2009. A cura di Ornella Casazza con la collaborazione di Elena Arsentyeva

Mantova. Il Cammeo Gonzaga

Nei due secoli di raffinato collezionismo di antichità e opere moderne, espressione di potere e levatura intellettuale, i Gonzaga alimentarono la creazione nel Palazzo Ducale di Mantova di uno straordinario cabinet des merveilles, dove confluiscono cammei e intagli, pregiate opere di oreficeria, oggetti in pietre dure, vetri e curiosità esotiche.
 
Come altre casate italiane, i signori di Mantova sviluppano fin dalla seconda metà del XV secolo una particolare predilezione per la glittica. L’artefice di un consistente incremento delle collezioni mantovane è la marchesa Isabella d’Este (1474-1539). A lei si deve l’acquisizione di opere prestigiose, come l’inestimabile Cammeo Gonzaga di età ellenistica, del III secolo a.C., raffigurante una coppia di regnanti, identificati con Tolomeo II Filadelfo e Arsinoe II.
 
Fulcro della raccolta dei duchi di Mantova, oggetto che ammalia gli artisti della corte, da Giulio Romano a Peter Paul Rubens, nel 1603 il Cammeo viene donato al duca Vincenzo I Gonzaga (1562-1612) a Rodolfo II di Praga. Inizia così la suggestiva vicenda dei suoi numerosi passaggi collezionistici, in un viaggio attraverso l’Europa fino alla Russia.
 
La mostra[1] è stata promossa da Comune di Mantova, Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Palazzo Te, Museo Civico di Palazzo Te, Museo Statale Ermitage, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, Museo degli Argenti, Archivio di Stato di Mantova, Museo diocesano Francesco Gonzaga, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, Comera di Commercio, Industri, Artigianato e Agricoltura di Mantova.




[1] È possibile visitare il sito internet della mostra all’indirizzo che segue: www.cammeogonzaga.it