Resoconto di un anno di attività e prospettive per il futuro
Ferrara, Ermitage Italia, 20 novembre 2008
Entrano in comitato scientifico Cristina Acidini e Sergei Karpov
Esce il primo catalogo delle collezioni d’arte italiana conservate al Museo
Approvato il programma di attività per il 2009
Ha da poco compiuto un anno la Fondazione Ermitage Italia a Ferrara - inaugurata il 20 ottobre 2007 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - e festeggia con la pubblicazione del primo dei cataloghi delle opere italiane conservate presso il grande museo sulla Neva, avviando così, anche in questo campo, la realizzazione di una delle finalità principali della “filiale” italiana del Museo di San Pietroburgo, nata e voluta principalmente come centro di ricerche e di studi dagli enti promotori: il Museo Statale Ermitage, la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ferrara, con il forte appoggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Università di Ferrara e con il sostegno della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Ferrara ed il contributo di Hera.
Si preannuncia dunque importante il carnet di impegni della Fondazione Ermitage Italia, una volta archiviato questo primo anno di intensa attività, che ha visto la Fondazione, non solo pubblicare il primo catalogo delle opere, ma anche attribuire ben 20 borse di studio a ricercatori russi e italiani ospitati presso la foresteria del Centro (nella Palazzina Giglioli di Corso Giovecca), produrre a Ferrara l’importante mostra monografica su Garofalo, promuovere un seminario di studi dedicato allo stesso pittore del Cinquecento estense, collaborare attivamente alla realizzazione di altre significative mostre sul territorio nazionale, quali “Capolavori Etruschi dell’Ermitage” a Cortona e “Canaletto. Venezia e i suoi splendori” a Treviso, e attivare una serie di importanti collaborazioni e relazioni con istituzioni italiane.
Il comitato scientifico di Ermitage Italia, riunitosi il 19 novembre a Ferrara, ha dunque dato il benvenuto ai due nuovi autorevoli membri, Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale fiorentino, già Direttore dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e Sergei Karpov Preside della Facoltà di Storia dell’Università Lomonosov di Mosca, membro dell’Accademia Russa delle Scienze e presidente dell’Associazione Panrussa degli storici medievisti e moderni (che si sono venuti ad aggiungere alle direttrici Irina Artemieva e Francesca Cappelletti e ai colleghi Sergej Androsov, Carla Di Francesco, Andrea Emiliani, Gabriele Finaldi, Vladimir Matveyev, Antonio Paolucci, Giuseppe Papagno, Giuseppe Pavanello e George Vilinbakhov) e ha approvato le linee generali e i principali interventi per il 2009: a cominciare dalle prossime borse di studio che quest’anno dovrebbero essere complessivamente una quindicina. Grazie al sussidio economico e all’ospitalità della Fondazione, gli studiosi selezionati potranno dunque proseguire le ricerche - per esempio - sulle oltre 250 monete ferraresi possedute dal Museo di San Pietroburgo, sulle sculture greco-romane nelle collezioni dell’Ermitage o sul ricchissimo fondo grafico del Sei-Settecento, come anche sui viaggiatori russi, poeti e letterati, che nell’Ottocento visitavano in Italia i luoghi del Tasso.
Gli abstract degli studi già effettuati dai borsisti e di quelli successivi saranno visionabili on line nel sito della Fondazione, mentre gli elaborati finali costituiranno materiali di approfondimento e consultazione pubblica presso la sede operativa del Centro a Ferrara. Impegnativo e importante anche per l’attiva collaborazione tra studiosi russi e italiani, il secondo volume dei cataloghi delle collezioni dell’Ermitage sarà dedicato ai circa 300 dipinti italiani del Seicento del museo russo. Partendo da un lavoro mai edito della studiosa Svetlana Vsevolozskaja, scomparsa circa un anno fa, si intende infatti coinvolgere - grazie all’importante contributo riconosciuto ad Ermitage Italia dalla Fondazione Nando Peretti - numerosi studiosi italiani delle diverse scuole di pittura del XVII secolo, per un fondamentale aggiornamento bibliografico e la definizione di alcuni delicati nodi critici e attributivi, arrivando a pubblicare il catalogo nel luglio del 2010.
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