Dal successo della grande mostra su Garofalo ai programmi futuri
Ferrara, Ermitage Italia
12 settembre 2008
Inaugurava quasi un anno fa a Ferrara, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana e del Direttore del Museo Statale Ermitage Michail Piotrovsky, il centro di studi e ricerche italo-russo Ermitage Italia.
Un’apertura attesa che ha rappresentato un importante rafforzamento dei rapporti tra il Bel Paese e la terra degli Zar tanto che, proprio in questi giorni, il Presidente Napolitano ha voluto ribadire il ruolo della Fondazione “ulteriore e prestigiosa conferma della ricchezza e profondità delle relazioni culturali fra la Russia e l’Italia” in una lettera personale di ringraziamento inviata al Direttore del Museo sulla Neva a seguito di una visita, nel corso di un viaggio di Stato in Russia, lo scorso luglio.
Una conferma lusinghiera per il lavoro svolto in questi primi 11 mesi da Ermitage Italia che ha saputo innescare collaborazioni importanti e prestigiose grazie alle diverse attività svolte: dalla grande mostra monografica su Garofalo alle borse di studio erogate a ricercatori e storici dell’arte per permettere un approfondimento di tematiche connesse agli scopi della Fondazione, dal coordinamento delle collaborazioni scientifiche tra l’Ermitage e altri istituzioni museali italiane fino alla pubblicazione di cataloghi e l’organizzazione di giornate di studio.
Grande soddisfazione per il successo del primo grande evento espositivo prodotto a Ferrara dalla Fondazione Ermitage Italia, “Garofalo. Pittore della Ferrara Estense”: una mostra che, attraverso un percorso espositivo capace di sorprendere il fruitore per la bellezza e la qualità dei dipinti esposti, ha fatto riscoprire a quasi 70.000 visitatori un grande Maestro del Rinascimento finora poco indagato e conosciuto consentendo, grazie anche ad itinerario tematico in città, di avere una lettura d’insieme dell’arte garofalesca.
Archiviato Garofalo altri aspetti dell’
affascinante intreccio di rapporti artistici, culturali e commerciali che da secoli interessano Italia e Russia saranno nei prossimi mesi al centro in altre città di due esposizioni rese possibili dalla fondamentale collaborazione della Fondazione Ermitage Italia: a Cortona (MAEC - fino all’11 di gennaio 2009) la mostra
“Capolavori Etruschi dall’Ermitage” che espone 30 eccezionali capolavori di una delle collezioni etrusche più importanti al mondo, mentre
l’arte tessile e la moda nelle relazioni tra Italia e Russia dal XV al XVIII secolo e i loro legami con le arti figurative saranno ripercorsi in mostra a Prato, attraverso un corpus espositivo davvero eccezionale. Se infatti l’Italia vantava in quegli anni centri di eccellenza per la produzione di tessuti operati, di ricami e arazzi di altissimo pregio, le maggiori corti europee - compresa quella degli Zar - facevano a gara per assicurarsi tali beni, segno distintivo di ricchezza, di status sociale e di potere.
Intanto a Ferrara, sede operativa e di rappresentanza del centro, proseguono gli arrivi dei
18 borsisti previsti per l’anno 2008 e selezionati dal comitato scientifico di Ermitage Italia: studiosi – 12 russi e 6 italiani – che grazie ad un sussidio economico e all’ospitalità presso la foresteria della Fondazione possono proseguire
ricerche ritenute di interesse e le cui tematiche spaziano dalla raccolta di dipinti italiani del barone Crozat nelle collezioni della zarina Caterina II alle dinamiche del mercato artistico tra Venezia e la Russia da metà Settecento alla caduta della Serenissima.
Prossimi appuntamenti in agenda: la riunione del
comitato scientifico fissato a Ferrara il prossimo 19 novembre e la
presentazione, prevista nella stessa data,
del primo catalogo (Skira) edito nell’ambito del programma di catalogazione delle opere d’arte italiana dell’Ermitage: “La collezione di scultura italiana dell’Ermitage dal XIV al XVI secolo” a cura di Sergey Androssov.
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Comunicato