Francesco Guardi 1712/1793
In occasione del terzo centenario della nascita di Francesco Guardi (1712 – 2012), la
Fondazione Musei Civici di Venezia dedica un’ampia retrospettiva che testimonia
– con una ricchezza di prestiti mai vista in precedenza e con opere in alcuni casi per
la prima volta esposte insieme - la lunga e complessa parabola artistica di uno degli
ultimi grandi maestri della pittura veneta.
A cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, la mostra – posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana – è allestita nelle sale espositive al secondo piano del Museo Correr dal 29 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 e si suddivide in cinque sezioni che ripercorrono l’evoluzione del percorso artistico di Guardi e allo stesso tempo documentano i diversi generi in cui il grande artista si è cimentato.
Un itinerario insieme cronologico e tematico che si sviluppa attraverso centoventuno opere, tra dipinti e disegni, scelte per il loro particolare valore qualitativo e storico, all’interno di un corpus assai vasto ed eterogeneo che va dalle meno note opere giovanili di figura, ispirate alla pittura di costume ai dipinti sacri alle prime vedute, dai paesaggi e capricci, in cui risalta la sua originalità rispetto agli altri maestri veneti alle tele che immortalano le feste e le cerimonie della Serenissima, fino alle splendide vedute di Venezia degli anni della maturità, dove il suo stile personalissimo si fa sempre più libero e allusivo.
Prodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con 24 ORE cultura – Gruppo 24 ORE, con il sostegno di Fondazione Antonveneta e con la partecipazione della Fondazione Ermitage Italia e della Provincia Autonoma di Trento – che dal 6 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013 presenta al Castello del Buonconsiglio un approfondimento tematico sulle opere giovanili dell’artista, dal titolo “Francesco Guardi nella terra degli avi. Dipinti di figura e capricci floreali” - la mostra si realizza grazie al generoso contributo delle più importanti istituzioni museali italiane ed estere. Tra queste l’Accademia Carrara di Bergamo, la Gemäldegalerie di Berlino, il Museum of Fine Arts di Boston, la Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, la National Gallery di Londra, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, la Pinacoteca di Brera e il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo, le Gallerie dell’Accademia di Venezia e la National Gallery di Washington.
Al comitato scientifico della mostra hanno preso parte i maggiori studiosi della pittura veneziana del Settecento; il catalogo, edito da Skira, è a cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco. A latere della mostra è inoltre organizzato un ciclo di conferenze a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano – sei appuntamenti, di martedì, alle 18 dal 25 settembre all’11 dicembre – in cui alcuni dei maggiori esperti della storia di Venezia nel Settecento, affiancati da attori che leggeranno testi e documenti storici relativi alle vicende trattate, offriranno un affresco vivace e al tempo stesso rigoroso della Venezia in cui visse e operò Francesco Guardi.
La mostra sarà aperta fino al 6 gennaio 2013 tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (biglietteria 10.00 - 18.00). Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio.