La figura e l'opera di Artemisia Gentileschi, pittrice romana che conobbe una fama straordinaria già nell'epoca in cui visse, hanno goduto di una recente grandissima fortuna, dovuta alle mostre, agli studi e alle nuove ricerche, ma anche al successo di biografie e romanzi che ne hanno ricostruito in maniera appassionata la vita. Artemisia era figlia di Orazio Gentileschi, pittore di formazione toscana, ma fra i primi seguaci di Caravaggio a Roma, capace di fondere l'intenso luminismo derivato dai modelli caravaggeschi con l'eleganza lineare del disegno fiorentino del tardo Cinquecento. Artemisia si forma come pittrice nella casa del padre, in via Margutta, fra artisti, modelli, appassionati di pittura, un entourage spesso frequentato da personaggi equivoci e pericolosi, che sembrano tessere intorno alla giovane quella rete che la porterà a fidarsi di Agostino Tassi, il pittore imprenditore, collaboratore anche di Orazio, protagonista, insieme a lei, del processo per stupro del 1611.
Anche dalle deposizioni del processo si evince "la passione di Artemisia", per citare il titolo di un romanzo di successo di cui l'artista è protagonista: la pittura. Aveva cominciato da giovanissima a dimostrare il suo talento e anche per lei, nei primi anni del secolo, il pittore di riferimento non poteva che essere Caravaggio: naturalismo, pittura dal modello, effetti di chiaroscuro. Dopo il drammatico processo, Artemisia abbandona Roma per Firenze e viaggiando poi in Italia e in Europa, costruisce la sua fama di pittrice.
All'incontro del 26 novembre Patrizia Cavazzini, importante studiosa dell’opera di Artemisia Gentileschi e di Agostino Tassi, introdurrà Francesco Solinas del Collège de France, cocuratore con Roberto Contini delle recenti mostre su Artemisia tenute a Milano, Palazzo Reale e a Parigi, Musée Maillol. Solinas, che con Contini prepara una terza rassegna dedicata alla pittrice, illustrerà l'opera della Gentileschi in rapporto alla scoperta di lettere inedite, da lui ritrovate negli archivi fiorentini, che gettano nuova luce sulla personalità dell'artista. Le lettere sono uscite in un volume di fresca pubblicazione, Lettere di Artemisia, presso l'editore De Luca Editori, Roma 2011. Angela Baraldi, con l’accompagnamento musicale alla viola di Filippo Zattini, leggerà alcune di queste lettere, restituendo la voce a una artista piena di talento e di coraggio, una delle grandi donne del Seicento europeo.
Di seguito potete scaricare la locandina dell'evento!
Artemisia Gentileschi. Voce e pittura.jpg